Da più di vent'anni, in qualità di divulgatore scientifico, mi occupo di astronomia amatoriale seguendo da vicino la didattica del Gruppo Astrofili Columbia, un'associazione di promozione sociale senza scopo di lucro avente sede a S. Maria Maddalena e nata nel lontano 1986, con lo scopo di promuovere lo studio dell'astronomia e delle scienze ad essa affini. Insieme all'amico Davide Andreani, inoltre, anch'egli veterano dell'associazione, dirigo da più di quindici anni l'attività del Planetario Comunale di Occhiobello, i cui spettacoli sono resi possibili grazie a una prestigiosa cupola in alluminio di ben 5 metri di diametro fornita dall'azienda Columbia Optics dell'amico Michele Bonadiman (socio fondatore e Presidente Onorario dell'associazione), nonché a una macchina di videoproiezione digitale 4K progettata e costruita dal sottoscritto e da Davide nell'estate del 2024. Per rendere spettacolare ogni incontro scientifico però, sfruttando al massimo le potenzialità del sistema di videoproiezione, il planetario dell'associazione utilizza per la coreografia, il famoso e performante software open source Stellarium. Questo potente applicativo è pensato principalmente per l'uso al computer. Tuttavia negli anni, il team di sviluppo, conscio delle innumerevoli potenzialità del programma, ha provveduto a dotarlo di appositi algoritmi interni che, quando appositamente configurati, permettono di distorcere l'immagine generata facendole assumere tutte le caratteristiche necessarie a trasformare la comune proiezione 2D (per monitor desktop), in una proiezione full dome (360° su cupola), adatta a piccoli e grandi planetari. Questa funzionalità è senza ombra di dubbio spettacolare e quando l'immagine generata dal software è inviata a un apposito proiettore digitale ad alta risoluzione, munito di ottica adattiva, può rendere lo spettacolo al planetario un'esperienza indimenticabile. Ogni funzione di Stellarium, come ad esempio l'apparizione sulla cupola delle linee e delle figure delle costellazioni, degli oggetti deepsky o dei principali capisaldi di riferimento della volta celeste, è mediata dall'azionamento di appositi pulsanti presenti ai bordi della schermata principale del programma (azionabili con il mouse e assolutamente indecorosi se proiettati su una cupola di un planetario), nonché da complessi e combinati comandi secondari che coinvolgono i tasti di preselezione del mouse, la rotella di quest'ultimo, nonché la tastiera a 102 tasti del PC. Come si può ben immaginare, questo insieme di peculiarità espongono l'utente che intende utilizzarli nella penombra di una proiezione al planetario, a un notevole carico di stress, dato che in quei frangenti (nell'impossibilità di ricordare tutto a memoria) dovrebbe disporre di una tastiera retroilluminata, correlata in ogni momento da una lista delle più svariate combinazioni possibili. Alcuni comandi da tastiera, infatti, richiedono l'azionamento contemporaneo di più pulsanti alla volta, peggiorando notevolmente la qualità di una proiezione e aumentando il rischio di commettere errori davvero importanti o talvolta catastrofici per la coreografia preventivata. Reduce da anni passati alla regia dei principali spettacoli organizzati al planetario dell'associazione, pertanto, ho ben presto deciso di impegnarmi a fondo per semplificare notevolmente l'attività divulgativa mia e dei miei collaboratori, progettando un software di interfacciamento per Stellarium che permettesse di racchiudere in uno schermo (anche touch screen), tutte le funzionalità e le potenzialità del sistema. Nel 2014 quindi, dopo mesi di lavoro passati su Visual Studio, ho realizzato la prima versione di Stellarium Skydome Control, una performante APP che è rimasta in forza (con i relativi aggiornamenti necessari) al team divulgativo del Planetario Comunale di Occhiobello sino a giugno 2024, affiancandolo con successo nelle proiezioni pubbliche e private. Da quella data, infatti, ho provveduto a dotare il planetario della versione 3.0 (da ora SSC3.0), sviluppata negli ultimi tempi e che incorpora le ultime funzionalità di Stellarium 24.x (asterismi compresi), permettendone l'uso profiquo, semplice e intuitivo, esaltando le qualità di proiezione digitale ed espandendo le capacità divulgative del planetario praticamente all'infinito.
Stellarium Skydome Control 3.0 è un software progettato da un "planetarista veterano" :-) , per gli operatori del planetario che oltre a funzionare in simbiosi con Stellarium 24.x, ne imbriglia tutte le complesse funzionalità semplificandole notevolmente, permettendo un controllo altamente intuitivo, pratico e completo nel buio della sala di proiezione. Una volta che SSC3.0 è in esecuzione, infatti, crea in background un canale intercomunicativo con Stellarium stesso, attraverso il quale è possibile lo scambio di informazioni, interrogarne lo stato e trasferire tutti i comandi necessari per attivare con un semplice click anche le più complesse funzionalità, nonché le superbe simulazioni che caratterizzano questo software da sempre. SSC3.0 permette inoltre la proiezione sulla cupola di immagini e video astronomici ad alta risoluzione (anche fulldome). Tutto questo avviene tramite un funzionale algoritmo progettato dal sottoscritto, che oltre a non alterare le funzionalità di Stellarium in corso, lascia all'operatore la decisione su quale lato della cupola operare per la proiezione di immagini e video (a seconda della posizione del pubblico sotto la cupola), adattandole per forma, onde consentirne le spettacolarità necessaria.
Ho progettato SSC3.0 perchè potesse funzionare su una vasta gamma di videoproiettori, spaziando in risoluzione dal Full HD al 4K. Il motore di SSC3.0 è strutturato per girare su macchine ad alte prestazioni (denominate PPU o Planetarium Process Unit), aventi hardware di ottima qualità. Questa peculiarità ha permesso al nostro planetario di dotarsi di una console di controllo professionale, costituita da una PPU di tutto rispetto, funzionante su Windows 11 Professional, processore Intel core I9 e scheda video NVIDIA con doppio monitor di console touch screen. Il doppio monitor consente all'operatore di console di avere completa supervisione di ciò che accade durante la proiezione, anche se la versione SSC3.0 funziona benissimo anche con un monitor solo, avendo integrato nella console principale l'immagine proiettata continuamente sulla cupola del planetario, rendendola così perfettamente idonea all'uso anche su laptop ad alte prestazioni. SSC3.0, inoltre, accetta il collegamento MODBUS con i più comuni PLC esistenti sul mercato, permettendone così il facile controllo delle luci della sala di proiezione (segnalazione e illuminazione anche dimmerabile), dei sistemi di riscaldamento/condizionamento, nonché il monitoraggio a console dei paramentri ambientali quali: umidità, temperatura della sala e temperatura e funzionalità dei sistemi di videoproiezione.
SSC3.0: l'aspetto e il funzionamento generale del programma
La console di SSC3.0, al fine di limitare il più possibile la luce di sfondo che disturberebbe l'occhio dell'operatore di macchina, oltre ad ospitare comandi colorati a basso impatto visivo, occupa per risoluzione l'intero monitor di sistema. L'interfaccia migliorata si presenta molto pratica e intuitiva. Per comodità e praticità ho provveduto a suddividerla in 11 sezioni, dotando i comandi più utilizzati e più importanti di un apposito indicatore rosso. Questa particolarità, oltre a rendere precisa l'individuazione dei comandi, permette all'operatore di valutare velocemente quali opzioni sono inserite e quali escluse in Stellarium. A differenza delle versioni precedenti di SSC inoltre, ho dotato la schermata principale del programma di un visualizzatore centrale d'immagine (da ora videoscopio), che riporta sempre fedelmente quanto inviato al videoproiettore. Questa peculiarità permette all'operatore di avere sempre sott'occhio, davanti a lui, tutto ciò che è proiettato sulla cupola del planetario. Una volta lanciato il programma da Windows, la console principale appare così:
Come si può facilmente notare i comandi sono costituiti da appositi pulsanti suddivisi in due principali sezioni: la sezione sinistra (1) e la sezione destra (2). Al centro dello schermo, invece, appare il visualizzatore d'immagine del videoproiettore che da ora chiameremo per semplicità: videoscopio :-). Questa sezione mostra continuamente all'operatore, l'immagine che viene proiettata sulla cupola del planetario. Scopriamo ora passo per passo come funziona il programma attraverso l'apposita guida video:
SSC3.0 GUIDE VIDEO
Concludendo, l'introduzione di SSC 3.0 al nostro planetario, ha permesso alla nostra associazione di crescere notevolmente nella quantità e nella qualità degli spettacoli erogati al pubblico e alle scuole di ogni ordine e grado. La versatilità e la semplicità di utilizzo, inoltre, hanno permesso di formare in un tempo molto breve, il personale dedito alle mansioni di intrattenimento, creando così una vera e propria squadra gestionale, composta da relatori e addetti alla console di controllo. Lo sviluppo continuo del software open source Stellarium, inoltre, apre continuamente nuovi orizzonti nello sviluppo e nel miglioramento del software da me progettato e costruito.